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Monte Cevedale (3.769)
8 aprile 2007 - Il mondo del ghiaccio a 3700m
Ore 6.00 colazione al rif. Martello (2.610). Nel prezzo del pernottamento è compreso anche il refill thermos di tè per la gita.
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Sistemati imbraghi e attrezzatura partiamo alle 7.00 spaccate con cima Cevedale e il Monte Cevedale illuminati dal sole proprio davanti a noi.
In 1/2 ora si risale verso sud l'ampio vallone della Forcola. Quindi puntiamo ad ovest dove inizia la lunga attraversata della Vedretta del Cevedale (Zufallferner). Pendenza molto modesta e la traccia va via lunga e diritta. Sulla sinistra sale imponente la cima Cevedale che aggiriamo pazientemente. Solo dopo 2h e mezza pieghiamo verso sud e scorgiamo poco più in basso il rifugio Corsi.
Arditissimo il pendio del Gran Zebrù si staglia davanti ai nostri occhi e appare alla portata di pochi eletti.... eppure minuscoli puntini neri stanno salendo piano piano... altre genti... altre storie.
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Una diagonale più ripida verso sud ci porta in vista del Cevedale. Ancora mezz'ora di falsopiano ed eccoci arrivati alla parte più difficile. Giravano descrizioni inquietanti sull'ultimo strappo per arrivare sulla sella tra cima cevedale e monte cevedale.... lasciare gli sci... calzare i ramponi... magari una doppia su ghiaccio per scendere.... tutto falso.... o forse abbiamo semplicemente avuto fortuna. Niente di tutto ciò. Per precauzione mettiamo i rampant. Saliamo tranquilli sci ai piedi fino in sella con le svolte già ben tracciate ed il pendio ben assestato. Poi, lungo la cresta, guadagniamo la vetta del Monte Cevedale (3.769).
La vista è a dir poco spaziale su tutto il parco nazionale dello Stelvio e ben oltre. Forse distinguiamo anche il Bernina pensando alle contemporanee imprese di Luca e Francesca.
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Inizia la discesa...ed è qualcosa di fantastico. Pendio bello ripido e neve stupenda. Matteo è sorprendente e non fa una piega difronte al verticale. Inpara presto il ragazzo :-)
In tutto saranno si e no 10 minuti di discesa prima di giungere sul pianoro sottostante... ma 10 minuti che valgono tutte le 4 ore si salita. Entusiasmante!!!.
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Ed il divertimento continua anche sul ghiacciaio. Polvere, polvere, polvere. Tagliamo verso nord puntando dritti alla cima "Tre cannoni" guadagnando un pezzo un po' più ripido per lanciarci in spettacolari serpentine. Su questa neve anche noi, comuni mortali, riusciamo a disegnare le "S" da copertina.... o almeno così vogliamo credere :-)
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Ancora bella neve per tutta la lunga vedretta del Cevedale. Poi la neve si fa più crostosa e tagliamo sotto la Fuerkeleferner per appoggiarci ai pendii esposti NW sotto la vedretta Alta. E nuovamente polvere..... e ancora divertimento. Matteo si lancia in spettacolari evoluzioni stile "triplo tolup" immortalate solo nella parte finale da uno scatto della digitale.
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Finiamo con un traverso in quota per raggiungere il rifugio Martello. Condizione fisica decisamente migliore rispetto a ieri... ma le curve in fresca si fanno sentire sulle gambe... arriviamo esausti o quasi.
Breve riposino pomeridiano e poi... merenda. Non hanno lo strudel!!! Rimane solo il dolce di ieri oppure le uova pasquali di cioccolato. Belle grandi, non una ma due... fatta.... prendiamo 3 porzioni... ci mettono su anche la panna.... ma... oppss... non è cioccolato... è una mistura di noci, pinoli, miele, frutta secca, ribes, cacao.... qualcosa di molto simile al ripieno che la nonna prepara per le famose "putize" pasquali... solo che con quella quantità mia nonna riempie 4 putize.
Solo Matteo riesce nell'impresa di finire tutte e due le uova a merenda. Fox finirà la seconda solo dopo cena mentre Federica chiuderà l'impresa in serata non senza qualche aiutino esterno :-)
Giornata a dir poco fantastica.
Partecipanti: Fox, Matteo, Federica
Dislivello in salita: 1170m in 4h
Neve: ottima - polverosa
Meteo: sole splendente e caldo. Zero vento, nemmeno in cima
Video (3Mb) - 14 sec. - Fox si impianta nella neve scendendo dal Cevedale
