Terza cima Venezia (3.356)

9 aprile 2007 - una discesa da urlo!


Ore 7.30 sci ai piedi usciamo dal rifugio Martello. Dopo neanche 10 min. di salita lo scarpone di Matteo si incastra. Il canting non funziona più, la plastica è uscita dalla sede. Tentiamo di rimetterlo a posto con picozza e coltello ma non ci riusciamo. Dietro front, si ritorna in rifugio.

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Con un cacciavite Matteo rimette in sede lo scarpone. Ripartiamo.... neanche 10 minuti, sullo stesso punto... la plastica del tallone esce nuovamente. Questa volta sappiamo come fare e con il coltellino sistemiamo il problema.

Ore 8.30 forse la gita inizia davvero..

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Passiamo sotto Punta la Cuna ed entriamo nel vallone basso a nord della vedretta Alta. Passiamo sotto alla Ultenmarktferner fino a quota 2.800. Quindi siamo costretti a pendolare con i rampant su neve dura per guadagnare la Vedretta Serana.

 

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Si punta tutto a sud e con ampie svolte arriviamo sulla selletta d'attacco alla terza cima venezia. Qui tutti lasciano gli sci e proseguono a piedi lungo la cresta.

Solo un personaggio più "ardito" prosegue sci ai piedi con acrobatici pendolini sulla cresta. Infine, giunto sulla sommità, sceglie la via più "diretta" per la discesa esibendosi in un bel salto delle rocce con atterraggio in neve fresca.

 

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20_1_konigspitze zebru e ortles.JPG
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20_2_arriva fox.JPG
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20_4_immensa vedretta careser.JPG
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21_1_croce di vetta.JPG
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Federica e Matteo sono i primi a salire. Fox valuta dal basso e solo in seguito decide che si può salire.... e ne valeva la pena. Oltre all'ormai consueta vista sul parco dello Stelvio e sugli imponenti Gran Zebrù e Ortles, si apre, dalla cima, un panorama mozzafiato sulla sterminata Vedretta Careser. Un'immensa distesa bianca priva di qualsiasi traccia umana.

 

27_guarda che spettacolo.JPG
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29_federica nella polvere.JPG
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Il solo panorama è sufficiente ad appagare lo sforzo della salita.... ma la gita non è finita... ora c'è la lunga discesa fino all'auto... e le premesse buone ci sono tutte. Sole splendido, caldo, pendio ideale su ghiacciaio, già molte tracce ad evitare possibili crepacci e soprattutto una neve polverosa da favola.

E allora via... a galleggiare nella pulverschnee disegnando curve quasi perfette sul manto bianco. La discesa dallo schranferner è sicuramente una delle più belle sciate che abbia mai fatto. Dire entusiasmante è poco.

 

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41_bello ripido.JPG
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45_1_duro firn sul ripido.JPG
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45_senza timore.JPG
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46_1_fox cerca polvere.JPG
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47_un sogno.JPG
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50_sempre più polvere.JPG
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Sotto quota 3000 la neve si fa crostosa e alle "S" si sostituiscono le "Z". Lunghe e tattiche diagonali ci portano in prossimità della Schranzspitze dove iniziano i canaloni nord. E canale nord significa nuovamente pulverchnee. Un po' più pesante rispetto allo zucchero di quota 3.200 ma cmq da favola.

Saltiamo da un canalino all'altro in cerca della neve migliore. Ogni tanto usciamo dai canali e tiriamo qualche curva su firn. Ci va veramente di lusso!!

 

54_matteo scruta.JPG
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55_entrata canalino.JPG
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58_uscita dal canale.JPG
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62_trasformata anche in bosco.JPG
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A quota 2.550 l'ennesima sorpresa positiva della giornata. Ci infiliamo in un canale stretto e pendente... roba da OSA. Matteo non batte ciglio. Federica saltella. Fox è entusiasta. Bellissimo, bellissimo, bellissimo!!!

Fuori dal canalino arriviamo oramai quasi a quota vegetazione. Con il caldo che fa ci aspettiamo l'ultimo tratto in neve marcia....ma... oggi gira tutto per il verso giusto. L'ora è ideale ed il sole ha fatto il suo dovere trasformando tutto in un firn da sogno. Le parole si sprecano e siamo tutti gasati da una sciata memorabile.

 

63_1_ultimo sguardo al cevedale.JPG
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C'è tempo per un ultimo sguardo al superbo Cevedale conquistato il giorno prima. Di fronte abbiamo il rifugio Corsi che pullula di gitanti. Tutti in fila scendono per un'insulsa stradina. Giornata d'oro oggi anche nella scelta dell'itinerario di discesa. Praticamente nessuno davanti e dietro a noi.

Passiamo vicino al ex hotel paradiso, attraversiamo il ponte e raggiungiamo l'auto.
Scendiamo a circca metà della val martello. Ci fermiamo in un paesino X in un gasthof X e ci spariamo uno strudel formato gigante. Gigante come la giornata appena trascorsa che rimarrà memorabile nel curriculum delle gite. Per quel che mi riguarda forse la più bella sciata che abbia mai fatto.

 

Partecipanti: Fox, Matteo, Federica

Dislivello in salita: 800m in 2h 30'

Dislivello in discesa: 1.300m

Neve: Polvere nella parte alta del ghiacciaio. Crostosa nella parte bassa del ghiacciaio. Nuovamente polvere nei canali a nord, firn portante nell'ultimo tratto e nel boschetto finale.

Meteo: sole splendente e caldo.