24 maggio 2009 - Attraversata del Cristallo

Prologo:

sabato 23 maggio arriva la conferma. Vanesa, pur avendo rotto il cambio della macchina è fermamente convinta ad incontrare Fox. Dopo le occasioni mancate (Cevedale, Austria) non può rinunciare. E allora affitta un'auto e si presenta alle 20.00 all'albergo Mughetto di Auronzo. Con lei anche Carmen, una sua amica non sciatrice.

Ceniamo e dormiamo (42 euro). 

 

Domenica 24 maggio:

Ore 4.15 colazione in camera con i sacchetti lasciati dalla gestrice la sera prima. Ore 5.00 sul passo Tre Croci recuperiamo RobiRa. Partito alle 23.30 da TS Robi ha dormito in auto in vero stile sci alpinistico. Doverosa una nozione di merito allo scappottato di turno.

Alle 5.30 sci sullo zaino iniziamo a salire da quota 1805 lungo il sentiero 203 e poi sulla distesa erbosa della pista da sci. Raggiungiamo passo Sonforcia (2100) dove finalmente si vede un po' di neve. Poco sotto il rifugio Son Forcia (2215) mettiamo gli sci ai piedi e cominciamo a salire il vallone innevato della Grava di Staunies.

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Ore 5.30 si parte
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Alessia come Anka?
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Si spalleggia
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Camosci in vista

 

Posto molto bello, peccato che sia rovinato dai piloni degli impianti che in fila indiana raggiungono il rifugio Lorenzi.

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P.so Sonforcia
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Grava di Staunies
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Percorso di salita
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Vanesa e Sorapiss

 

A quota 2600 ci spostiamo sulla sinistra nel canale più stretto. Qui Sandra visibilmente stremata toglie le pelli e ritorna indietro. Peccato, mancava relativamente poco, ma la ragazza è proprio distrutta.Ormai è già in configurazione Barcola e durante la stagione ha date veramente molto (sempre tra le prime ragazze ad arrivare in vetta). Almeno ci sarà utile per il recupero portando l'auto di Fox direttamente all'arrivo previsto di Cimabanche.

Il canale si fa sempre più ripido. Non servono rampant ma la neve ha un piccolo strato superficiale che molla e ogni tanto gli sci scivolano. 

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Le Tofane
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Alessia e il Pelmo
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Fox e Vanesa
attendono sul caldo legno
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Fox in rincorsa
su Vanesa

 

Raggiungiamo una guida alpina che sta portando sulla nostra stessa strada un gruppetto. Loro optano per ramponi picozza e uno si pure lega in cordata, probabilmente a scopo dimostrativo.

Vanesa ingrana la quarta, passa tutti e giunge prima in forcella. Fox le sta dietro ma la ragazza va su forte.

Si scoprirà poi che fa parte del team Ski Alp Spagnolo....

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Una guida alpina
e il suo gruppo
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Grava di Staunies
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Sara sul ripido
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Alessia_e Claudio
in pendolini

 

Alle 8.30 in forcella (2900) soffia un po' di vento. Lasciamo gli sci e ci ripariamo in delle piccole caverne sopra ad un residuo di un fortino della guerra.

Esce anche il sole e ci fermiamo un po' lassù ad ammirare le dolomiti. A sud l'imponente gruppo del Sorapiss, in lontananza il Pelmo, poi Marmolada, Tofane, fino a nord con la Croda Rossa. E' ben visibile il picco di Vallandro, quasi completamente verde, meta agoniata da Charles e SaraF. in particolare.

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Forcella Grande
di Cresta Bianca
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Fox
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Fox e Vanesa imusadi
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Al riparo dal vento

 

Su neve un po' molle (zero termico a 4000) ma comunque molto ben sciabile, ci buttiamo in discesa nel Gravon del Forame. Vallone ampio e divertente.

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Crepe
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forcella grande
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gravon del forame
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sara
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Dopo la forcella verde possiamo assistere ad un bel numero di RobiRa. che scava fuori una roccia e sparpaglia gli sci con un bel volo.

Dalla forcella gialla si stacca una grossa pietra. Forse è meglio fare il canale uno alla volta e con rapidità.

Scendiamo nel vallone del Pra de La Vecia con la neve che tiene ancora bene ma con parecchi sassi in superficie.

Un ponte di neve sospetto sul rio sottostante invita qualcuno a togliere gli sci e a bypassarlo di lato salendo su una roccia.

Con una piccola cascatina a sinistra ed una più grandina sulla destra riusciamo a sciare fino a quota 1600 circa

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Canalone
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Guardinghi sul ponte
di neve
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Gli ultimi 70m fino a cimabanche li facciamo con gli sci sullo zaino. 

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si chiude a piedi
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Ritroviamo Sandra sulle sedie del bar sotto il sole.

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Cimabanche

 

Fox, Robi, Vanesa e Claudio risalgono al passo tre croci per recuperare le auto.

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lago di misurina

 

Vanesa scende ad Auronzo per recuperare la sua amica e poi tutti a Moso per un buon pranzetto in stile tedesco.

 

Il tocco finale è verso il passo Comelico. Ci fermiamo 15 minuti a bordo ruscello, sdraiati sotto al sole... tutti meno uno. RobiRa che preso da un raptus da "pozza" si immerge completamente nell'acqua gelida. Non più di 10°C.

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Robi in acqua iazada

 

| vedi mappa google del percorso |

 

Partecipanti: Fox, Sandra, Vanesa, Alessia, Claudio, SaraC, RobiRa, Anka

Meteo: variabile, coperto alla mattina, in forcella sole, poi anche qualche debolissima goccia di pioggia. Un po' di vento in forcella. Caldo sotto al sole.

 

Qui sotto si riporta la descrizione tratta dal sito The Top e scritta da uno dei gitanti saliti assieme alla guida sul nostro stesso itinerario:

Regione: Veneto  Data: 24/05/2009
Nome: Flavio,Ennio,Italo,Renzo,Alessandro,Alberto
Nome gita: Creste Bianche Partenza da: Passo tre Croci
Quota partenza: 1800 Dislivello: 1100
Esposiz. salita: Sud Esposiz. discesa: Nord-Est
Difficoltà: Sci-alpinista buono Manto nevoso: Accettabile
Tipo di neve: Trasformata Valutazione gita: Consigliabile
Bibliografia: Valle partenza: Passo tre Croci
Commento gita: Oggi zero termico alto , quindi solita levataccia e partiti poco prima delle 5 dal passo 3 croci . Arrivati poco sotto il rifugio Sonforca 2235m iniziamo a risalire il canale ripido che conduce al rifugio Lorenzi . Una volta arrivati in corrispondenza dell'arrivo degli impianti sciistici , deviamo verso sud-ovest e saliamo il canale di sinistra che sale a Forcella Grande a 2864m .
Insieme a noi salgono anche un gruppo di altre persone con gli sci fino in forcella , mentre noi preferiamo calzare i ramponi sugli ultimi 100m di salita per precauzione . Discesa su pendenze non proprio sostenute , ma molto bella per l'ambiente in cui ci trova . Un pò di attenzione al tratto finale dove affioravano diverse pietre che non facevano bene alle nostre solette. Arrivo al passo di Cima Banche .
Manto nevoso: In salita dal Rifugio fino in forcella Trasformata e qualche sporadico tratto ghiacciato . Dalla forcella neve pressoché trasformata per quasi tutto l'itinerario di discesa , nel tratto finale pesante .