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Fatta.!
Grazie alla disponibilità di Giulio un manipolo di sci-alpinisti scenderà a
quota zero. Al livello del mare. Parteciperemo alla regata velica "barcolana".
Domenica 10 ottobre ore 8.30. Per la prima volta l'equipaggio si riunisce e sale sulla
"scarpena".
D'obbligo gli sci legati in poppa. |
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Anche altri skialper si preparano ad affrontare il mare. Qui Fabio sulla sua barca
da competizione. |
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Incredibile. Anche Sandra da il suo contributo avvolgendo cime e scotte :-) |
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Andando verso la partenza abbiamo il tempo di dare un'occhiata alle barche. |
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Avvicinamento alla partenza. Il numero di imbarcazioni presenti aumenta sempre
più. Il sito ufficiale della barcolana parla di oltre 1900 iscritti. Tutti
cominciano ad avvicinarsi alla linea di partenza in cerca di una buona posizione
di start. |
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Dario: "l'uomo che camminava sul boma". E' questo il titolo della
prima manovra della giornata. Dario si arrampica sull'albero, passeggia fino in
fondo al boma e va a sistemare un cordino sulla randa. Meno male che abbiamo
l'equipaggio di alpinisti. |
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Esimit ci sfila davanti nella bagare del pre-partenza. E' lei la favorita... e
in effetti vincerà la regata con tanto di record. Soli 58 minuti. |
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Quasi pronti... ma ci manca l'orario ufficiale. Facciamo una media poco
pesata dei nostri
orologi. Trovata la boa di start ci conquistiamo un ottimo posto sul lato
destro.
Giulio manovra abilmente e al colpo di cannone siamo tra i primissimi in
assoluto.
La frase è: "bon muli. Semo partidi. Deso in avanti la regata xe solo
che in
perdere".
La regata inizia nel migliore dei modi. |
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Sul primo lato le barche più grandi e veloci cominciano a sfilarci via. |
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Arrivo alla prima boa. Un intasamento.
Il vento è sceso e le barche si sono ammucchiate intorno alla boa.
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Giulio fa il miracolo. Con manovre astute riesce a trovare un varco nella
miriade di barche. Giriamo a 10 cm dalla boa. In un colpo solo guadagniamo
almeno 50 posizioni. Appena passata la boa scatta spontaneo l'applauso
di tutto l'equipaggio nei confronti del nostro skipper. |
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Sfiliamo via dalla prima boa e puntiamo alla seconda di disimpegno. |
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Alla boa n. 2 il caos è ancora maggiore. Una muraglia di barche praticamente
ferme. Non c'è spazio. Non ci si muove. Giulio gioca d'astuzia. Punta
strettissimo alla boa. Comincia ad urlare come un indemoniato: "Acqua!! Semo sotto
vento!!! Interno boa!! Via!!! Via!! Sposteve!!! Interno boa!!". Con la
prua punta dritto
alla muraglia di barche. E rincara la dose: "Via!!! Sposteve!!! SPACCO TUTTO!!!"
Non c'è spazio. Le barche sono tutte incastrate e non hanno possibilità di
manovra. Neanche volendo potrebbero spostarsi. All'ultimo viriamo e torniamo indietro.
Non c'è spazio. Sarebbe saggio saltare la
boa per non rischiare danni alla barca. Ma Giulio non molla e dopo un circling
ci riprova. Questa volta con ancora più spregiudicatezza "SPACCO
TUTTO" riesce ad infilarsi
sottovento interno boa nel muro di imbarcazioni. Dario in prua sposta
letteralmente a mano due barche. La nostra fiancata destra fa la barba alla boa. |
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Ci siamo. Abbiamo perso un po' di tempo ma siamo fuori.
Ancora una volta scatta l'applauso per la manovra.
"E no semo niente mal"
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Sul lato di rientro ecco arrivare la bonaccia. Calma di vento. Si procede
pianissimo. C'è tempo per mangiare la pizza di Dario e la torta di Giuliana....
quasi tutti mangiano... purtroppo.. qualcun'altro devastato vomita... |
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Poco vento. Diamo un po' di colore alla regata. Fuori il gennaker.
Giulio, visto l'equipaggio e il vento iniziale lo aveva già messo via sicuro
di non usarlo. Ma ora serve.
In prossimità della terza ed ultima boa ritorna il vento. Sotto costa soffia
un po' di bora.
Qualche imprevisto, il fiocco che si incastra sotto il tangone e... perdiamo
contatto con la barca "lega nord padania" che avevamo preso come riferimento nel
lato lungo. |
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L'ultimo lato è divertente. Tutta una serie di virate costringono anche i
più oziosi a collaborare. Ad ogni cambio di direzione tutti devono spostarsi
sopravento per bilanciare la barca.
Finalmente vediamo le 2 boe rosse che delimitano il traguardo.
Lo tagliamo alle 14.00 spaccate. Esattamente 4 ore di gara.
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Rientro a Trieste verso le rive. |
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All'ormeggio salumi, antipasti, pastasciutta e spettacolari dolci. La scarpena
si trasforma in ristorante di lusso. |
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Scende il sole |
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E' ora di tornare a casa |
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La maglietta ufficiale della Scarpena |
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Classifica finale: 359 posto assoluto su circa 1900 iscritti.
35 posto di categoria (III) sui 123 che hanno concluso la regata.
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