Passo di Suola - 7 febbraio 2010


Antefatto - Sabato 6 febbraio - valutazioni

Le previsioni meteo per domani danno bel sole ma con vento in quota a 30-40 Km/h da nord est. Visto che Roger e Biagio non vanno molto d'accordo con Eolo studiamo una gita "protetta" tarata sui due cani.
Una bella esplorativa a sud. In boschetto. Coperta dal M.Lagna e dal Clap Savon. Con partenza direttamente da casa Tintai o quasi. Questo pomeriggio ha scaldato un po' sciogliendo un film di neve sotto i 1000m di quota. Attendiamo domani mattina per verificare quanto rigelerà durante la notte.
Per i cani siamo disposti a combattere in boschetto su poca neve e probabilmente di tipo ghiacciato-crostosa. Ma oltre ai cani abbiamo anche Alessia, Barbara e Anka venute su a posta per fare una bella gita. Ci riserviamo per domani la scelta tra l'esplorativa e la val di suola.

 

Domenica 7 - la gita.

Un po' titubanti per amor dei cani scendiamo ad Andrazza. Vada per la gita ombreggiata in val di Suola... e speriamo che su non tiri troppo vento.
La partenza non è molto promettente: dal Clap savon s'innalza un pinnacolo di neve. Soffia bene lassù. Mah... andiamo e speriamo che migliori durante la salita. Per adesso al suolo non soffia.

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Fumi di neve da NE in cima

 

 

Imboccato il ponticello di legno che attraversa il Tagliamento in corrispondenza della casera Plazaretta, ci infiliamo nel bosco.

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Partenza dal ponticello
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Allegra combricola in bosco

 

 

Raggiunta la strada forestale che arriva dal Davost incrociamo un nutrito gruppone. Sono circa una 50ina di sci alpinisti del corso CAI.
Filiamo via approfittando di una loro sosta. Passiamo un altro gruppetto di 5-6 persone.
Davanti a noi un altro gruppo (6-7?) sta tracciando in lontananza nella neve fresca.
Sulla sinistra osserviamo parecchia turbolenza su Punta Dria ed il picco di Mezzodì. In quota le nuvole corrono veloci da NE come da previsioni.
Saliamo ancora fino a vedere davanti a noi sulla sinistra la rampa sopra il rifugio Pacherini e sulla destra la conca della Fantulina. Già da qui possiamo decidere il proseguio della nostra gita. Alessia dixti: "andiamo a sinitra che a destra è tutto svalangato".
Ok. Allora abbandoniamo l'idea forcella dell'inferno e puntiamo al passo di Suola.
Nel frattempo i pinnacoli di neve sulle vette sembrano acquietarsi. Ogni tanto arriva qualche debole raffica ma tutto sommato si procede senza fastidi. Lo conferma Roger che non pigola più di tanto. Biagio trova posto nello zaino di Charles.

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Alessia e Barbara
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Scarico dal pic di Mea
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incalza il corso CAI
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turbolenze su punta Dria
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saliamo
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Rif. Pacherini tra svalangamenti

 

 

Verso quota 1500 Giulio abbandona la traccia. La gamba scalpita ed apre la via sul fondo valle. Io e Charles rimaniamo alti sulla destra.
Ci ricongiungiamo all'altezza del rifugio.

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Giulio apre una traccia bassa
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Charles in configurazione

trasporto cani
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Anka in fuga

 

 

Ora bisogna prestare attenzione al dente che separa il rifugio Pacherini dai pianetti di passo suola.
Il gruppetto davanti a noi inizia a tracciare bene ma con fatica. Giulio è il primo dei nostri a raggiungerli e dare il cambio in battuta traccia.
Verso quota 1700 la faccenda si complica un po'. Giulio cerca una via comoda di salita iniziando un traverso lungo il pendio.
Io e Charles reputiamo più sicura una traccia un po' più diretta tra i pochi alberelli spogli.
Bisogna stare all'occhio. Mi fermo mentre Charles apre la via. Sarebbe da attraversare un accumulo per 10-15m.
Si sente un woom di assestamento appena appoggiati gli sci. Stiamo distanti per alleggerire il pendio. Noi si... ma alle spalle arriva un gruppetto che si ammassa.
O hanno valutato troppo prudente il nostro procedere reputando il pendio assolutamente sicuro. Oppure andavano su senza molta cognizione di causa.

Alle mie spalle un signore vuole passare.
"Perchè non va avanti?", mi chiede.
"Sto guardando cosa combina il mio amico li davanti, gli do spazio", rispondo io.
"Allora passo io qui sopra" mi dice lui. E comincia a pestare sull'accumulo per aprire un'altra traccia. Non fa due metri e zac... si apre una crepa in superficie liberando un piccolo lastrone. "Ah, allora proverò a salire da un'altra parte".
"Ecco. Bravo!" gli rispondo.
Seguo la traccia di Charles. Non dovrebbero esserci problemi. Ma meglio andare uno alla volta.
Ci seguono Nardo, Paola, Sindaco e gli altri dei nostri sempre uno alla volta.
Nel frattempo Giulio ha finito il suo traverso ed è uscito sul pianetto. Il gruppo che lo seguiva taglia ancora più a destra per entrare nella conca.
Sul pianoro prima della forcella gli animi si rasserenano. Situazione tranquilla, sole e paesaggio magnifico. Ma nel gruppo si continua a discutere sulle scelte fatte e sull'incosciente fretta di salire di certe persone.

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Charles
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Pendio sospetto
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Pianetti

 

 

Raggiungiamo il passo di Suola. Bella la vista dall'altra parte e bello l'ambiente circostante sotto le pareti del Caval di Guerra.

15_verso il passo.JPG
verso il passo
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Sindaco si apparta
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gita d'ambiente
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il pianoro
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Pietro e Barbara
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passo suola
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Alessia in smorfia
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piccolo lastrone
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sul passo

 

 

E' molto bella e remunerativa anche la sciata. La neve è fresca anche se non proprio polverosa. Ogni tanto una piccola crosticina superficiale.

Scesi in prossimità del rifugio sfruttiamo fin quando possibile i pendii di sinistra per poi tuffarci nel letto imbiancato del torrente ampiamente arato dai 50 del corso CAI.

Non mancano i numeri. Vi invito a vedere il video della caduta in diretta di Charles. E per fortuna Biagio era appena uscito dallo zaino!!

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vista dal passo
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distacco lastrone
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Roger si riposa
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Perchè tu stai al caldo

ed io sono fuori?
27_nel canale.JPG
Nel torrente Dria
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Charles atterra

 

 

Nel boschetto la neve si fa decisamente più crostolosa e la sciata più impegnativa.

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Paolo esce di strada
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Charles su amabile crosta
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Alessia di eleganza

 

 

Alla fine arriviamo tutti sani e salvi alle auto con alle spalle una bella sciata, in un bel ambiente, ed una lezione di skialp sulla condotta di gita in gruppi numerosi.

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Rimasugli di bosco in schiena
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Partito un perno dello scarpone
32_si finisce a birra.JPG
E come sempre si finisce a bere

 

 

Finiamo nuovamente a mangiare frico e polenta tutti assieme. Nella tavolata vicino arrivano quelli del corso CAI. Loro hanno tentato la salita verso la forcella dell'inferno. Ma si sono fermati a metà pendio.

 

Al ritorno, stanchi di 3 giorni veramente intensi lasciamo guidare i cani.

33_roger ci riporta a casa.JPG
Roger evita la coda

tagliando per Tolmezzo
34_biagio dorme nel freno a mano.JPG
Biagio in autostrada
si appisola nel freno a mano

 

Partecipanti: Fox, Charles, Sindaco, Giulio, Pietro, Barbara, Anka, Alessia, Nardo, Pao, Nicoletta, Paolo.

Special guest: Roger & Biagio

Meteo: sole

Neve: fresca, a tratti leggermente ventata. Nel bosco sotto i 1000m crostosa da rigelo.

 

| video di Charles in salto 1.6Mb .mpg | - non lo vedi? Prova a salvarlo prima di aprirlo oppure controlla se hai su gli occhiali.

| post by Nardo su scivolare |

 

Commento by Charles apparso su scivolare:

Talvolta la presenza già ad inizio gita di molte persone che non conosciamo deve farci riflettere sul fatto di proseguire o meno con l'obiettivo di non trovarsi in situazioni poco piacevoli dove da un lato c’è il manto che si assesta passo dopo passo e dall’altro ci sono degli scialpinisti evidentemente incuranti dello stato delle nevi i quali che necessitano di guadagnare la “vetta”. Facciamo tesoro anche di questa esperienza cari compagni di gita per le prossime uscite.