Norvegia - DAY 1
28 marzo 2010 - l'arrivo a Tromso


Entra in vigore l'ora legale. Si dorme un' ora in meno. Poco importa. Il ritrovo è fissato alle 3.30 di mattina al bowling con Dario e Giulio. Basta non sbagliare la regolazione della sveglia.

Nebbia da Portogruaro fino a Venezia. All'aeroporto compattiamo il gruppo norway ski and sail. Tutti e 12 presenti e puntuali.

Si decolla da Venezia alle 7.30. Scalo a Francoforte.
In attesa di ripartire per Oslo... "chi prende un caffè alla macchinetta?" -  Chiede Tiziana. -  "Ah.. no... io no... io nemmeno... no grazie...."

Tizi  cerca la fessura per le monetine.... non c'è. Preme il pulsante..... e.... caffè.... "Muli muli... qua xe una macchinetta che fa caffè e the gratis.!"

Woomm! da classici italiani tutti ci catapultiamo per scroccare le bevande Lufthansa.

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Caffè gratis a Francoforte

italiani scrocconi di natura

 

 

13.15 decolliamo da Francoforte per atterrare alle 14.45 ad Oslo. In aereo conosciamo Martino che sarà la nostra guida sciistica. E' di Alagna sotto il monte Rosa ma da anni ormai accompagna sci alpinisti in Norvegia. Conosce bene le alpi di Lyngen. Per la sua statura e forma fisica viene subito battezzato simpaticamente "il piccolo Rado".

Recuperati i bagagli qualcuno paga 160 nok di supplemento sci, altri approfittano dell'onestà norvegese ed imbarcano il bagaglio senza spendere. A dire il vero al check-in c'erano versioni discordanti. Qualcuno ti faceva pagare direttamente, qualcuno ti mandava ad un altro banco per pagare e qualcun'altro ti spediva direttamente allo sportello pacchi fuori misura.

Con 1 ora di ritardo partiamo alle 17.15.  Un po' di suspance per Giulio richiamato dallo speaker dell'aeroporto...  aveva smarrito la tessera sanitaria.... e per Walter... richiamato anche lui.... perchè si attardava al computer con l'aereo in partenza.

Nuvole su tutta la Norvegia. Dal finestrino non si vede nulla. Solo 1 minuto di tregua ci regala un rapido sguardo sulla terra sottostante. E' tutto bianco. Non si vedono paesi ne città. Solo piccole montagne e lunghe ombre.

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E fino ad Oslo gli sci ci sono
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La Norvegia bianca dal finestrino dell'aereo

 

 

Quasi due ore di volo e  finalmente arriviamo a destinazione alle 19.15 nel piccolo aeroporto di Tromso. Quello con la "o" finale tagliata. Fuori fa freddo. Ma ci sta. Siamo in Norvegia, al nord, ben oltre il circolo polare artico. Ed il nostro abbigliamento maniche corte e felpetta leggera non è proprio adeguato.

I bagagli arrivano per tutti meno che per Martino che si ritrova senza gli sci. Sarà costretto a saltare la prima gita di domani.

Due taxi bus ci conducono nelle gallerie che attraversano  la cittadina da ovest ad est. Ci sono addirittura due rotatorie sotterranee. Evidentemente qui, specie d'inverno, stare sotto terra è un vantaggio.

Una passerella innevata e scivolosa ci da il benvenuto sulle due imbarcazioni che si trasformeranno nella nostra casa per una settimana.

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Il pontile di Tromso
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Visione notturna

 

 

Questa la divisione del gruppo:

Barca A - "Elvira" - Bavaria 46:
Sandra, Italo, Tiziana, Anna, Mariuccia, Mauro. Skipper Johan e le guide Martino e Marco.

Barca B - " senza nome" - Bavaria 44:
Fox, Giulio, Alex, Dario, Walter, Roberto. Skipper Torben

 

Ci concediamo un breve giro serale per Tromso. Le strade sono tutte bianche e ghiacciate. Non c'è quasi nessuno in giro e noi non siamo ancora abituati al freddo. Ben presto mi rifugio nella piccola cabina di poppa.

Sacca vuotata e materiale stivato alla meno peggio nel piccolo armadietto a disposizione.

A mezzanotte Martino Marco e Giulio vanno in giro per la città in cerca di una birra. Notizie dall'aeroporto danno un possibile arrivo degli sci. Sarà un falso allarme.

Dormirò come un sasso senza nemmeno accorgermi del rientro di Giulio in cabina.

 

 

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