Norvegia - DAY 6
2 aprile 2010 - Runtinden


Mi sveglio ma rimango nel sacco a pelo. Si sta bene. Silenzio in barca. Un leggero rollio trasforma la cuccetta in una culla.

Che bello. Siamo in navigazione e Torben per non disturbare il nostro sonno, ha spento il motore e spiegato le vele. Bene... dormo avanti e recupero energie per la gita che mi aspetta.....

Passa un po' di tempo.... qualcuno si sta svegliando... ci sono dei rumori fuori.... mi alzo... uno sguardo fuori dall'oblò. Ma... non capisco...

esco... siamo sempre sul pontile di Lyngen. Non abbiamo navigato. Ma quale vela! Torben non c'è. Forse dorme.

Voci incontrollate dicono che c'era troppo vento nel fiordo per uscire dal porticciolo. Oggi si rimane qui a Lyngen.

Ore 8.45 iniziamo una gita di ripiego. Puntiamo al Kjostinden, una cima sopra il ghiacciaio del Kjosbreen. Italo rimane in barca per colpa della sua vescica al piede che si sta trasformando in una piaga.

Anna, Mauro e Tiziana preferiscono una passeggiata verso il paese di Kjosen sull'omonimo fiordo.

Saliamo lungo una stradina forestale fino ad incrociare una pista da sci che scende proprio a Lyngen. Saliamo in direzione Eidnasen per poi girare verso NW e seguire una sorta di spalla sopra il lago di Rotenvikvatnet.

Il cielo si va via via coprendo ed il vento soffia molto forte. Fa comunque caldo e la neve è molto umida e pesante.

Ad un certo punto davanti a noi si intuisce la calotta del ghiacciaio che si perde nella nebbia. Marco la guida, non ci pensa due volte e si butta giù in discesa per poi iniziare la salita del Kjosbreen. Walter non lo molla. E' dal primo giorno che gli sta sulle code come un segugio.

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Si sale
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Baia di Lyngen
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Marco e Walter nella nebbia

 

 

E qui scatta l'ammutinamento. Non abbiamo voglia di proseguire la salita su un ghiacciaio dove non si vede assolutamente nulla. Il bianco della neve è un tutt'uno con le nuvole e la nebbia. Rischiamo di dover scendere in bussola. Niente da fare. Deviamo per fare gli ultimi metri in direzione SW. Marco e Walter sono costretti a risalire.

Alla fine omologhiamo la gita su una cimetta minore. Rundtinden a quota 900m.

Qualche schiarita tra le nuvole ci regala una vista sulla baia di Lyngen da una parte e sul fiordo di Kjosen, ancora ghiacciato,  dall'altra.

La discesa non è entusiasmante. La neve è pesante e umida. Gli sci non scorrono e dobbiamo andare a cercare le zone di massima pendenza.

Nelle zone piatte è difficile girare. Dario sfoggia una tecnica simpatica, quanto improponibile, per i cambi di direzione. Inutile descriverla. Si fa prima a | vedere questo video. .mov 4,5Mb |

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Cima Rundtinden
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Fiordo ghiacciato di Kjosen
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Alex in cima
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Spettacolo
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in cerca di pendenza
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Giulio

 

 

L'ultimo tratto lo facciamo sulla pista di Lyngen giganteggiando tra le porte ed i paletti ancora infissi.

Neanche farlo apposta mentre togliamo gli sci, incontriamo il resto del gruppo di ritorno dalla passeggiata a Kjosen.

 

 

 

Il meteo va migliorando e spunta fuori un po' di sole. Si salpa. Puntiamo verso nord. Il vento in poppa ci suggerisce di tirar fuori le vele.

Torben lo skipper non è molto d'accordo. Non ha voglia di sistemare e bloccare le varie cianfrudaglie all'interno della barca. Lo pressiamo un po' e finalmente eccolo srotolare un minimo di fiocco. Neanche tutto, solo una parte.

 

Poi scende in cabina.... e .... si addormenta sul divanetto...

Giulio passa all'attacco... gli chiede se possiamo issare la randa... Torben semi addormentato risponde qualcosa del tipo "fate quello che volete" e torna a ronfare.

Yeah.. Lo prendiamo in parola.

Con Walter alla ruota Giulio inizia a predisporre le manovre per issare la randa. Le varie scotte, cime, corde e cordini sono etichettati per distinguerli uno dall'altro. Peccato che le etichette risultano inutili in lingua norvegese.

Motore spento. Pura controvento. Iniziamo a issare la randa. Ma la barca gira ancora.... e di colpo ci troviamo nuovamente con il vento in poppa. Risultato la randa si avvolge sull'albero. Attimi di frenesia. Manovra e contromanovra.... uno sguardo di sotto.... Torben dorme ancora... ok....

"Qualcuno ha portato un imbraco?" - chiede Giulio. "Forse bisognerà salire sull'albero".

Per fortuna, con un'altra manovrina il problema si sistema e non serve arrampicare.

Finalmente randa e fiocco sono fuori.  Proviamo a veleggiare nei fiordi norvegesi... su una barca non nostra e con lo skipper che dorme....

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Si salpa
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Randa fuori
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Visione nord

 

 

Il vento cala verso sera e dai 6, 7 nodi passiamo ai 3. La strada è ancora lunga. Facciamo scendere la randa impacchettandola per benino nella sacca sul boma. E' ora di accendere il motore.... Torben sta ancora ronfando di sotto... missione compiuta.

 

Passiamo capo Lyngen (Nordklubben) , il punto più alto della nostra settimana. Siamo a 69° 58' 43" di latitudine nord.

Qui il vento da nord può essere pericoloso. Rottami di navi nei pressi del faro di Sorkubben ne sono una evidente testimonianza. Per fortuna il mare è calmo.

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Rottami a capo Lyngen
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Faro Sorklubben
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Mare piatto

 

 

Approfittiamo per provare a pescare.

Buttiamo in acqua le lenze con più ami, esche finte ed un cucchiaio. Pochi secondi ed i pesci cominciano ad abboccare.

Giulio tira su un merluzzetto impigliato per la schiena. Dario pesca 3 pesci in un colpo solo.

Anch'io contribuisco alla cena con un merluzzetto.

Dopo pochi minuti contiamo 15 pesci nel secchio. Il record spetta a Dario con 7.

Entriamo a Nordlenangen mentre Giulio in poppa pulisce tutto il pescato con acqua di mare mettendo da parte i fegati  le uova. Specialità prelibate secondo lui.

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Dario 3 in un colpo
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Giulio pulisce

 

 

Per cena... pesce fresco


Relazione by Martino:

5) RUNDTINDEN 900 m

- Difficoltà: MS - ore: 2,30/3 - **

- Esposizione: S. E. 

- Accesso: via mare, Lyngenfjord costa Ovest  - Partenza: Lyngseidet.

 

- Relazione: dal molo di Lyngseidet seguire la strada in direzione del Kjosenfiord, calzare gli sci dopo 100 m e salire i pendii verso destra, prima della sciovia, dopo un centinaio di metri si incontra una stradina che conduce in mezzo alla pineta, sempre seguendo la stradina si raggiungono due casette di legno. Si sale ora un po’ sulla destra fino ad arrivare sull’ampio pianoro,, quì si svolta decisamente verso sinistra per seguire la spalla che conduce sul Rundtinden, La discesa avviene per lo stesso itinerario.

Nota: E’ possibile scendere direttamente dalla spalla del Rundtinden direttamente verso Lynseidet per ampi e ripidi canali

 

 

 

 

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