Dopo Heiligenblut, sul tornante di Wolkersdorf imbocchiamo la stradina che entra
nella kleinfleisstal. Ma subito troviamo una sbarra chiusa. Le auto le dobbiamo lasciare
a Kraftwer a quota 1.520. Ore 6.20. Si
sale a piedi.
Montiamo il "palco" sulla schiena.... ovvero... facciamo i cervi.. come dice Iaia.
Solito burlone Charles tenta la partenza con solo mezzo palco. Ma dove te
vol andar??
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Dopo 20 minuti e 200m di dislivello possiamo appoggiare gli sci sulla neve.
Quota 1.720 subito dopo il ponticello che passa il kleinfleissbach. |
Sfruttiamo alcuni corpi di valanga per percorrere agevolmente tutta la kleinfleisstal
fin oltre la Alter Pocher Alm quando la strada comincia a prendere un po' di
pendenza. |
Fa caldo. Roger azzanna un ghiacciolo cercando di dissetarsi. Biagio si lecca i baffi alle sue spalle.
Anche lui ha sete.
Saliamo un primo tratto nella neve leggermente crostosa. Poi, finalmente, ecco
la neve dura. Quota 2100 montiamo i rampant. |
Via su dritti con una lunga serie di "spitz". La pendenza non è esagerata
ma la neve dura fa un po' impressione a chi non è abituato. E allora, oltre alla
fatica fisica ecco che si fa sentire anche quella mentale. Qui è meglio non
scivolare. Altrimenti... ci ritroviamo a valle.
Alex e Chiara vanno in fuga e ben presto spariscono.
Il resto del gruppetto si fraziona. Panf.. panf come formichine....
Ma dopo tanta fatica, tutti escono dal tratto ripido.
Nella foto
Sara all'ultimo spitz ripido. Arriva barcollando. |
Anche Roger è felice di poter posare le zampe su un tratto pianeggiante senza
dover usare le unghie per stare in piedi. |
Il pianetto è ideale per riprendere fiato. Il sole sulla testa. Davanti a noi si
staglia la Zittelhaus, la
nostra meta a 3106m, mentre alle spalle spicca il Grossglockner con i suoi 3798m |
La Zittelhaus è sempre lassù. Sembra vicina eppure è così lontana. Abbiamo già
1000m di dislivello nelle gambe. Ma è adesso che inizia la nostra gita :-)
Dai che mancano solo 600. |
Sequenza di caratteristiche valanghe a pera sotto il Goldzechkopf.
Guiardandole, mentre salgo, mi immagino uno strudel di pere... appena
scaldato nel microonde e pieno di panna montata. |
Ci siamo quasi. Ultimissimi metri prima del rifugio. Dal versante opposto
salgono altre persone. |
Dalla cima volgo lo sguardo verso ovest.
Piccole figure risalgono il ghiacciaio del Kleinfleisskees. Ma chi sono? Non si
tratterà mica di Nadia, Riccardo e Sara? Avevano detto che si fermavano sotto al
lago. Evidentemente la tecnica delle micromete consecutive li sta portando fin su.
Complimenti... |
Zittelhaus, 3.106m. Ci siamo!! |
In cima il rifugio è aperto e frequentato. C'è tutto il tempo per uno skiwasser
da mezzo litro. Ci facciamo un riposino sotto il sole e le foto di rito dal
balcone a picco. |
Anche
Sabrina fa le foto di rito. Eh si... sembra che lei saluti così la conquista delle
mete più ambite e impegnative. Ma cosa? La xe fatta de gomma? |
Il gruppo si ricompatta. Alex e Chiara sono tornati dopo aver fatto una
puntatina alla Rojacher Huette.
Alessia, Charles e Iaia ci sono. E' arrivata anche Barbara che negli ultimi
metri sembrava dover schiattare da un momento all'altro. Lei ha conquistato
il suo 8000.
Ed infine ecco anche
Federica e Sabrina che si son fatte coraggio a vicenda.
Siamo pronti per la discesa... ma....
ecco arrivare Sara, Nadia e Riccardo. Non hanno mollato.
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Noi scendiamo prima che tutto il firn si trasformi in pappa. Loro tre decidono
di continuare ancora un pezzo per varcare quota 3000.
Nella parte alta la neve è ottima.
Anche Iaia sembra saper sciare :-)) |
Anzichè seguire la traccia di salita decido di puntare diritto sopra il lago. In
questo modo evitiamo il pendio sud oramai andato in pappa e sfruttiamo quello
ovest decisamente più ripido, dove il sole non ha ancora fatto troppi danni.
E' il pezzo migliore... per qualcuno... ed il peggiore per qualcun'altro.
Non sempre in gite così numerose si riesce a soddisfare tutti. |
Alessia si esibisce nella parte centrale. Questa mattina siam saliti con i
rampant. Ora la neve è decisamente molle. |
Alla ricerca del pendio ideale. Anche una piccola roccia con la sua poca ombra
può far la differenza sulla qualità della neve. |
Nella parte bassa ci sono i tranelli. Alcune zone sono veramente di neve
cedevole. E gli sci si infilano a sorpresa.
"Qua xe spettacolo" sentenzio io
prevedendo una trappola... passano 2 secondi e
Charles si impianta!!!
Gli sci affondano sparendo nella neve. Gli attacchi si sganciano e lui vola a
pelle di leone!! Ahahaha..... |
Trovato uno sci... ma l'altro dov'è? Non si trova. Sparito. E' sepolto nella neve. Bisogna
tirar fuori la pala dallo zaino e iniziare a scavare. |
Con gli sci ai piedi raggiungiamo il ponticello sul bach a quota 1720. Il divertimento
finisce qui. Ora sci in spalla. Non resta che tornare alle auto. |
Un momento... e questi chi sono?
Fiorellini? Mah.... |
Ritornati a Doellach abbiamo il lusso di avere la camera ancora a nostra
disposizione.
Eh, sì. Ieri sera abbiam dormito dalla signora Gertrude. E' un posto
veramente tattico.
(per questo evitiamo di svelare il nome della pension).
Meritata doccia e poi... in giardino ci aspetta la solita merenda Gertrude.
Dopo le frittelle con la marmellata di ribes di ieri oggi ci ha preparato
strudel di mele caldo e strudel di ricotta con panna montata, caffè, te e latte.
Il solito ingordo si ustiona... ben ghe sta!
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Merenda von Gertrude nel post gita.
La pension tattica vale, forse, da sola, le
2h e 30 di auto che servono per arrivare fin qui.
Ma no... dai.. anche la compagnia era ottima. :-)
Il gruppo skialper si allarga. E dopo questa uscita decisamente
impegnativa... vedremo chi avrà ancora il coraggio di seguirci.
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Partecipanti: Fox, Alessia, Barbara,
Federica, Sabrina, Sara, Charles, Iaia, Nadia, Riccardo, Alex, Chiara
Special guest: Roger & Biagio
Meteo: sole e caldo
Neve: primaverile
Dislivello in salita: 1550