Partenza dalla Kursingerhutte. Charles, non contento del peso dello zaino, lo
carica con l'organo a canne.
Ha nevicato durante la notte.
Il meteo è "ottimo". Nebbia!
La visibilità è mediamente attorno agli 8m. Ogni tanto
qualche breve squarcio permette di vedere qualcosa anche a 20m.
Rinunciato l'attacco al Grossvenediger, puntiamo con il GPS al Keeskogel
(3291). Gita più breve e tranquilla.
Verso quota 2900 si aprono momentaneamente le nuvole. E' il momento buono per
scattare una foto.
Sempre con GPS avanziamo nel bianco.
Pietro, finalmente in foto in un attimo di visibilità.
Verso quota 3150, raggiungiamo la spalla SW del Keeskogl.
Un inquietante woom
di assestamento si propaga sotto ai nostri piedi. La pendenza è bassa. Non ci
sono pericoli. La nevicata della notte si sta assestando rapidamente. Fa caldo.
Stacchiamo gli sci e proviamo a piedi lungo la cresta. Troppa neve. E'
ora di far dietrofront.
Approfittiamo del meteo inclemente per costruire a scopo didattico una caverna
ed un igloo.
Pietro in versione cavatore. Abile estrattore di mattoni per igloo.
Fox cavatore trasporta i blocchi.
L'architetto Martinez dirige i lavori di costruzione dall'interno.
L'opera titanica è quasi completa. Ora bisogna chiudere.
Nel frattempo "qualcuno" ha scavato un tunnel secondario per entrare nell'igloo dal basso.
Andrej inaugura il passaggio.
Costruzione quasi ultimata.
L'igloo verrà ricordato come il più grande mai costruito nella storia dei corsi
SA città di Trieste. Rado avrà qualcosa da ridire? Ci siamo stati dentro tutti
e 14. E compattandosi si poteva far entrare altra gente.
Vista esterna dell'igloo. Da fuori sembra piccolino ma dentro è confortevole
con tanto di fondamenta.
Verso le 13.00 il meteo migliora.
Finalmente ci vediamo attorno e capiamo di essere in ghiacciaio.
Il paesaggio è magnifico.
Ritorniamo alla Kursingerhutte con una sciata molto divertente su neve polverosa
e finalmente con un po' di visibilità. Evvai con le curve!!!
Una pietra poco sopra il rifugio tradisce lo sci di Charles. Zac!! Buco nella
soletta.
Nel pomeriggio il meto migliora e verso le 17.30 riusciamo a vedere la cima del
GrossVenediger.
Alex in piolet traction con il GrossVenediger sullo sfondo.