Kolbreinspitze - 12 giugno 2010


Arriviamo alla fine della Maltatal venerdì sera. Piantiamo la tenda nel parcheggio delle auto sul lago Kolnbrein.

La cena va rigorosamente condivisa con Roger.

 

Siamo a quota 1930. Il cielo è stellato ma non fa freddo.

Sabato ore 5.00 suona la sveglia.

Oggi proviamo a salire direttamente alla Kolnbreinspitze. Una cima a 2934m proprio sopra le nostre teste.

Si parte per un breve tratto a piedi nella valle del Kolnbreinbach.
in alcuni tratti la neve è molle. Si sprofonda fino alle ginocchia...
.... e allora meglio usare gli sci.
Le cascate ci accompagnano ovunque. La Maltatal è famosa proprio per le sue acque.
 
Saliamo un po' di quota e si apre la vista sullo Schwarzhorn
 
Roger si riposa volentieri
La vetta del Kolnbrein non spicca evidente tra le altre. Tutt' attorno c'è una corona di roccia che gira dalla Weinschnabel alla kaltwandspitze, dalla stessa Kolnbrein alla Petereck  fino alla Grosser Hafner.
Mentre Federica va su dritta, io giro largo verso  la Petereck. Voglio esplorare il più possibile questi posti.

Ci ricongiungerci sotto alla sella del Kolnbrein.

Ultimi metri ed eccoci alla croce posta sulla sella anzichè in vetta.

L'ultimo tratto per arrivare in cima sembra alpinistico. E lo è.
Lasciamo gli sci e saliamo a piedi un breve tratto attorno ai 45°.

Proprio in quel momento si sente alle spalle l'urlo: "FOSCHIAN!!! Dove te va???"

E' Charles che ci ha raggiunti. Partito da Opicina alla mattina presto è salito di gran lena sul Kolnbrein.

La neve è molle. Non servono i ramponi ma la piccozza è decisamente molto utile.
Gli ultimi metri si fanno sulla cresta rocciosa prima di giungere in cima
Vista dalla cima
I guanti non sono impermeabili... le manine sono fredde. La discesa, vista la pendenza, si fa in retromarcia conficcando la piccozza ben bene nella neve.
E finalmente.. si scia!!

Discesa fantastica. La neve è un po' molle ma si curva benissimo.

Ottima visibilità e sole. Spettacolare.

Attraversamento del bach
Non si molla. Si scia avanti anche sull'erba.
Ritorno alle auto.
Dopo un pranzetto con wienerschintzel alla Kolnbreinstuberl, prepariamo gli zaini.

Carichiamo tutto il materiale per la gita di domani, il necessario per dormire in rifugio, sci e scarponi a penzoloni.

Peso spropositato. Ci aspetta una simparica passeggiata di 2 ore lungo il lago. Puntiamo alla Kleinelendehutte...
Lungo il comodo sentiero ci si imbatte in innumerevoli cascate.

Fa caldo e sono un sollievo. Beviamo acqua fresca in continuazione.

 
Espressione di stupore?
Finalmente raggiungiamo la Kleinelendehutte... ma...

dentro c'è solo una signora che ronfa. E' un bivacco. Non è un rifugio gestito. Con noi non abbiamo sacco a pelo e cibo per fermarci.

Purtroppo l'idea di salire sull'Ankogel dal vallone nord salta.

Zainone in spalla... il cartello dell' OAV ci preannuncia  un'altra ora e 1/4 per la Osnabruckerhutte.

L'impetuoso bach nella Kleinelendetal romba minaccioso.

Proseguiamo pesantemente prima sotto il sole, poi sotto la pioggia, ed infine sotto la grandine.

Federica offre riparo a Roger nella sua giacca.

Per fortuna dopo 5 minuti smette di grandinare.

Arriviamo alla Osnabruckerhutte stanchi ma con il sole.

Il rifugio è aperto ma i cani non possono entrare. Così esordisce Herbert il gestore.

Dopo una stentata discussione in perfetto tedesco maccheronico riusciamo a spuntare un posto in bivacco con il cane... e continuando... addirittura in camera.

Fatta. Roger può salire con noi.

Il bivacco invernale è veramente confortevole
Uno sguardo al Grosselendkees...
... ed uno verso l'avvicinamento di domani.
I gestori, mamma papà e figlio, hanno aperto oggi il rifugio. Ma la strada è ancora impraticabile. Quindi non hanno nulla da offrirci. Svanisce l'idea di una sachertorte con la cioccolata calda. Domani chiudono di nuovo e riapriranno la prossima settimana.

Almeno abbiamo una camera per dormire e addirittura una doccia calda per soli 2 euro.

E per cena? Solo un piatto di knoblausuppe (minestra d'aglio). Altro non c'è.

 


Partecipanti: Fox, Federica, Charles
Special guest: Roger

Neve: primaverile, molle ma ottima per sciare
Meteo: sole e caldo

 

 

 

 

 

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