Partiti dall'albergo Piaz (40 euro pensione completa) lasciamo le auto nel
parcheggio della seggiovia a Pera di Fassa.
Un bus navetta per 5 euro ci porta fino al rifugio Gardeccia (1950).
Imbocchiamo il comodo sentiero turistico e ben presto si vede il rif. Preuss
spuntare da una balza.
Passato il rif. Vajolet proseguiamo comodamente in un suggestivo vallone.
Colorati fiori costellano l'intera vallata
Giungiamo al rif. Passo Principe.
Il rifugio è affollato di turisti. D'altronde la navetta diretta da Pera di
Fassa, il comodo sentierone e la salita poco impegnativa, il panorama dolomitico
sono tutti fattori che invitano ad una rilassante passeggiata.
Dal passo principe scendiamo sul versante nord. Il vallone ghiaioso
presenta ancora numerosi e divertentissimi nevai.
Qui la folla diminuisce. C'è pochissima gente. La maggior parte ritorna
indietro verso il Gardeccia.
La neve mette allegria e scatta subito una mini battaglia.
Il vallone si stringe un po' e ben presto scorgiamo il rifugio Bergamo
Dall'alto qualcuno controlla il nostro incedere
Una simpatica panchina ci invita ad una pausa.
Scesi fin quota 1900 risaliamo nel "Vallon dell'Orso". Il caldo
si fa sentire. Un piccolo sollievo arriva dalla cascatella del rio che segue
parallelo il sentiero.
Ogni tanto serve una pausa di riflessione.
Anche Roger si lecca i baffi ammirando il panorama e la maestosità delle
dolomiti...
...no ci si può nascondere....
... bisogna rimanere in silenzio....
L'ultimo tratto di salita presenta alcuni passaggi facilitati da cavi
passamano.
Anka
Un minimo di fatica cominica a farsi sentire.
Finalmente arriviamo al rif. Alpe di Tires (2440). Ci sistemiamo e ceniamo.
37,50 euro la mezza pensione in camerone da 7. 47,50 in camera da due
(apposita per Roger). 3 euro per 5 minuti di doccia calda.
Il rifugio è pieno. E' arrivata una comitiva di bambini.
Anka ha i piedi che sembrano dei fiorellini
Federica si diverte ad arramipcare
In camera un po' di stretching.
Dopo cena salgo rapido sul passo del Moligon. Ho voglia di esplorare il
più possibile questo mondo lunare.
150m più in basso, nel silenzio dei monti, squilla la voce di Anka che
"vocifera" con il resto del gruppo. Li intravedo sul sentiero delle
terre rosse.
Scendo veloce al rifugio aiutandomi con i cavi passamano e in pochi minuti
arrivo sulla forcella dei denti di terrarossa. Comincia a far buio. Mi distendo
sulla panchina e nella solitudine quasi mi addormento.
E' un lampo a ridestarmi. Forse è meglio tornare in rifugio prima che si
scateni il temporale.