Nabois - 31.7 - 1.8.2010


Lasciamo l'auto in val saisera nel parcheggio appena sopra l'agriturismo prati di Oitzinger (860m).

Attraversato il torrente Saisera imbocchiamo nel bosco il sentiero 615.

Siamo in tre. Io, Sandra ed Anka.

Sara, Cristiano e Federico attendono l'arrivo di Andrea a Valbruna. Partiranno più tardi e saliranno diretti al Pellarini.

Passiamo alcuni torrentelli.
Dopo i ruderi di quota 1287 il sentiero diventa carrozzabile.
Tra una fragolina di bosco e l'altra giungiamo alla Sella Prasnig (1491).
Sono le 17.20. E' un po' tradi per continuare sull'idea originaria. Volevamo aggirare le cime delle rondini per dare uno sguardo alla valle di rio freddo. Quindi salire da sud sulla sella di Carnizza (1767) e scendere a piombo sul Pellarini.
 
Decidiamo per il sentiero 617. Perdiamo un po' di quota e ci ricolleghiamo al sentiero 616 per raggiungere il Pellarini.
 
Sono le 18 ma fa ancora caldino qui.
Già vediamo il Nabois grande che potrebbe essere una meta per domani. Guarda la spalla... sembra ripidina... chissà dove passa il sentiero... forse tra i mughi?

Mah... forse sarà meglio salire dalla normale....

Chissà... intanto scendiamo al rifugio che ci aspettano alle 19.00

Roger un po' stanco si appisola al Pellarini.
  In rifugio serata particolare organizzata dalla gestrice Barbara. Si mangia pesce.
Antipasto di patate e folpetti. Cozze alla scotadeo. Spiedini di gamberi. Calamari con sughetto e polenta. Ottimo e abbondante.
Sembra strano ma uno dei migliori posti dove mangiar pesce è al rif. Pellarini a quota 1499m. :-)
Cristiano
  Durante la cena è il cantautore Michele Martina ad accompagnarci con la sua chitarra.

Poco prima che faccia buio arrivano Cristina e la sua amica Betty.

Verso le 22.00 ci raggiungono anche Walter e Federica reduci da una scalata sulla via delle cengie.

 

Poi le luci del rifugio si spengono illuminando il firmamento....

 

"E allora resto solo ad aspettare il mondo
e allora resto solo ad aspettare il tempo
e allora resto solo lacrime e passione
e tutto questo tempo morirà"

   
  1.08.2010 - Nabois grande per spallone est
Dopo una mediocre colazione partiamo.

Cristina e Betty puntano alla sella Nabois.

Federica e Walter ci salutano e vanno ad arramipcare.

Ci raggiunge Nicola.

Decidiamo di salire sul Nabois grande passando per la spalla est. Proprio quella vista ieri... mah...
Una gigantesca ragnatela quasi ci sbarra la strada.
Si sale ripidi tra i mughi
Ogni tanto il sentierino spiana un po' ma ben presto riprende...
e ad un certo punto anche sparisce. Dev'essre crollato un pezzetto.
Bisogna arrangiarsi per "facili roccette"
La parte alta è molto panoramica.
Roger
Mangart e Jalovec svettano davanti a noi
Anka
Sandra
Un camoscio curioso viene a controllare la situazione
Il prato è una distesa di stelle alpine
Roger libero e felice di scorazzare. Jof Fuart.
Montasio
L'ultimo tratto prima della vetta è attrezzato
Uno sguardo alla val saisera
Cima Nabois Grande 2.313m
Andrea prende il sole
Cristiano imita il camoscio
Discesa tranquilla per la via normale.

Sbuchiamo poco sotto la sella nabois. Per ghiaie scendiamo nuovamente al Pellarini. Da qui via diretti alle auto.

Dopo quasi 1500m di discesa i piedi chiedono sollievo e lo trovano nelle fredde acque del torrente Saisera.

Anka ancora non ci crede. Raggiunta la cima del Nabois passando per la cresta...


Partecipanti: Fox, Anka, Sandra, Federico, Sara C., Cristiano, Andrea, Nicola

di passaggio: Federica, Walter, Betty, Cristina

Special guest: Roger

 

 

 

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