Strada pulita fin davanti alla locanda Rosic. Scendiamo dall'auto e ci infiliamo
gli scarponi. Tutti meno Giulio. Li ha dimenticati nel parcheggio del bowling di
Duino.
Lui e Fabio scendono a Tarvisio a noleggiarne un paio.
Si parte.
Per cambiare la solita via d'accesso al M.Cocco deviamo subito a sinistra.
Giulio in un passaggio sulle assi.
Ci infiliamo nel canale affluente dell'Uqua subito a nord dell'ex miniera.
Con
un paio di "spitz" e un attraversamento del bosco ritorniamo sulla classica via
di salita al Cocco.
Vista del Mangart.
A quota 1540 anzichè proseguire verso il cocco pieghiamo a destra lungo la
forestale e raggiungiamo la forcella di fontana fredda.
Dalla forcella saliamo verso est, prima nel bosco, poi lungo una radura fino
alla cima del monte Sagran.
Bellissima vista a 360° dalla cima del monte Sagran in una giornata molto calda
per il periodo, senza vento e con un bel sole.
Discesa dalla cima del Sagran. Nella parte alta la neve è trasformata e si scia
bene.
Tratti di polvere nel bosco.
Neve crostosa verso la forcella di fontana fredda.
Dalla forcella decidiamo di ripellare e salire sulla Cima Bella.
Evitiamo la parte crostosa della discesa classica da cima bella scegliendo il
pendio esposto ad est e sfruttiamo l'inaspettata polvere ancora presente sul
boschetto nord.
Dalla forcella di fontana fredda riprendiamo la stradina
crostosa e scendiamo su neve portante fino da Rosic.
Come doveroso ci aspettano tagliatelle ai funghi e capriolo con polenta.
Ghibanica per dolce e via a casa, felici di aver goduto di uno splendido sole
mentre a Trieste e dintorni regnava la nebbia.