Turchia 2011
Day 8 - 5.3.2011 - Vulcano Erciyes


Ore 5.30 sveglia e partenza alle ore 6.30 puntualissimi sci ai piedi direttamente dall'albergo sul passo dell'Erciyes.

La giornata è freddina (-7°C) ma spelndida ed il vulcano è già davanti a noi. La cima sembra ad un passo....

Ma dopo 1h e 20 stiamo ancora scivolando con le nostre pelli quasi in piano.
Finalmente i primi zig zag sulla spalla del vulcano. La pendenza aumenta ma la neve è ottima. Compatta al punto giusto. Non servono nemmeno i rampant.

 

 

Da subito mi stacco dal gruppo tenendo una rotta diretta verso la spalla del vulcano.
Ore 8.20 raggiungo da solo la prima "cimetta" e mi fermo ad aspettare gli altri. Dopo 15 min. mi raggiunge Ronaldo con le ciaspe. Tira vento e fa freddo. Per la prima volta utilizzo giaccone + goretex + guanti pesanti + passamontagna.

Ronaldo non resiste e dopo 3 minuti decide di scendere in albergo.

Ore 8.45 arriva il resto della truppa.

Da subito metto i ramponi per non trovarmi in difficoltà sulla cresta.
La salita sulla cresta è abbastanza agevole.
Serve del tempo perchè Met ci raggiunga. Lento ma inesorabile arriva anche lui.
Sindaco in alleggerimento prima della discesa a quota 3.400m
La pendenza iniziale è ottima tra i 30 e 35°.

Appena tolte le pelli il vento smette di soffiare. Il sole si fa sentire e possiamo togliere tutti gli strati di vestiti per scendere leggeri.

Neve trasformata e la sciata diventa superba.

Spazi infiniti fondo piatto e pendenza ideale permettono di fare quel che si vuole sugli sci.

Da curve strette a curvoni ad ampissimo raggio che nemmeno nelle piste più larghe ho mai fatto. Raggi di curvatura di 80m e oltre non sono così frequenti nello sci alpinismo.

Abbiamo a disposizione il minubus con autista. Una telefonata e gli diamo le nuove coordinate per il ritrovo. Non più all'albergo ma verso sud fin dove la neve trasformata finisce.
La discesa è lunghissima e sempre esaltante
Il vulcano alle nostre spalle si fa sempre più piccolo.

Non c'è nessuno. Sembra di sognare.

Si sprecano le curve su una neve unica.

Alla fine valutiamo quasi 1400m di sciata spettacolare e forse irripetibile arrivando a quota 1990 alle 12.00.

 

Il minibus ci raccoglie e ci riporta al passo. Qui le immense distese bianche e incontaminate son popolate dai turchi apprendisti sciatori.

Per la verità sono pochi quelli che sciano. Vanno molto più di moda slittini e bob.

Dopo una birra di rito, scendiamo a Kayseri dove alle 15.00 assaggiamo, stando a Met,  uno dei migliori kebab della Turchia.
Spazzoliamo tutto con l'allegria e la consapevolezza di aver scritto una pagina memorabile nella nostra storia sci alpinistica. Sarà molto difficile ripetere una sciata di questo tipo.
Con il minibus in 4 ore rientriamo ad Ankara. Dal finestrino il vulcano Erciyes è sempre li... sembra vicino... sembra a portata... eppure è ormai così lontano.

 

In serata siamo nella caotica Ankara nello stesso albergo del primo giorno... pronti per l'aereo di domani che ci riporterà, purtroppo, a casa.


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