Scozia 2011 - Day 9 - Ben Nevis


Venerdì 19 agosto.

Da Fort William seguiamo brevemente la strada per il Glen Nevis e ci fermiamo al centro visite.

La guida locale sembra preoccupata appena sente che volevamo fare un giro verso il Ben Nevis. Impossibile. Dovete avere una bussola ed una carta topografica dettagliata (a pagamento).

Sul muro del centro visite c'è una gigantografia della carta. Un rapido sguardo.. non sembra nulla di impossibile. Un unico grande sentiero prima sulla costa, poi in un avvallamentone, poi al lago, attraverso le cascate e per finire a zig zag verso l'antecima.Un passaggio tra due strapiombi e si arriva in vetta. Mah...

... forse la guida è stufa dei turisti fai da te che vanno su senza criterio?

In effetti il posto è frequentatissimo.

 

Attraversato il ponte del centro visite si sale dolcemente lungo il costone sud del Ben Nevis.

Il sentiero è praticamente un'autostrada trafficata da gente di ogni tipo.

C'è chi sale di corsa in pantaloncini corti e canottiera, chi bardato da montanaro per esplorazione nepalese, la famiglia in gita, il vecchietto arzillo, la signora con scarpette eleganti.

Insomma... van su cani e porci ;-)

 

Dopo 1h30 di salita raggiungiamo il laghetto.

Proseguiamo ancora un po' sotto un tiepido sole e un leggero vento.
Passiamo le cascatelle
Proseguiamo ancora un po'... ma comincia ad esser tardi. Mangiamo un po' di naan.
A quota 800 facciamo dietro front
Scendiamo a valle per ristorarci con una Skye Island Ale, una minestrina di porro e del salmone affumicato all' Achintee farm.

Ritornati all'auto inizia la lunga discesa verso Glasgow. La prima parte della strada è spettacolare.

Il Glen Coe è meraviglioso. Si passa in una bella valle tra rilievi molto interessanti.
Ampie vallate inabitate si aprono a destra e a sinistra.
Poi le montagne lasciano il posto alle sterminate pianure, senza nessuno, senza strade, senza case, solo punteggiate da laghi laghetti e piccoli river. E' l'ambiente ideale per lunghe cavalcate solitarie. Lo stile potrebbe essere quello western del Malboro country o quello più epico scozzese dove facilmente puoi immaginare orde di sanguinari guerrieri in kilt che si danno battaglia sotto le urla d'incoraggiamento di William Wallace.
Il posto è affascinante.

Arriviamo sulle sponde del famoso Loch Lomond, quello della canzone tradizionale. Sembra sia il luogo di villeggiatura degli abitanti di Glasgow. La strada è stretta e molto trafficata. Avanziamo a rilento. Fa veramente una brutta impressione lasciare paesaggi incantati per passare da queste parti.

Stanchi e un po' snervati arriviamo a Glasgow.

Di b&b nemmeno l'ombra. Faccio molta fatica a guidare nella città. Volevamo fermarci per assaggiare la vita notturna della city ma... dove?

Evitiamo il centro. Vaghiamo un po' nei sobborghi, infine, stressati prendiamo la prima strada che capita e ci fiondiamo fuori verso sud est.

 

Uno sguardo alla Lonley Planet dell'inghilterra del nord. Pleebes potrebbe essere un posto turistico dove trovare un b&b. Ma è tardi e manca molto.

Lungo la strada notiamo Lanark. Ok. Proviamo ma tutti i b&b che incontriamo segnalano "no vacancies". Anche l'ostello della gioventù di New Lanark è pieno.

Siamo quasi rassegnati a dormire in auto quando... con la coda dell'occhio vedo un'insegna.

B&B Delves Park House. In posizione defilata e oscura. Da fuori sembra tetro. Dentro è quasi inquietante. Una scaletta bordata da vecchi ferri da stiro. Una bacheca in vetro con vecchie macchine fotografiche. Il pavimento che cigola. Vista sul giardinetto pieno di rottami e cianfrusaglie. Anche l'oste non ispira gran fiducia. Ma non abbiamo scelta. 50 pounds per la doppia.

 

Ceniamo ottimamente in un bel Inn nel centro di Lanark. In serata giro del paese e beviamo un ottimo whisky "Skye Island" nella William Wallace Cave.

 

Dormiamo bene, stanchi ma felici, nel tetro b&b.


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