Dalle Casere Moraret in su la nebbia si intensifica. Non ci sono pių tracce e l'orientamento č possibile solo grazie a qualche alberello che fornisce un minimo di contrasto.
Saliamo lo strappetto (quasi tutti mettono i rampant) che ci porta a quota 2.000. Siamo 100m sotto il rifugio Marinelli ma non si vede assolutamente nulla.
Inutile cercar rogne alla cieca. Spelliamo e scendiamo sfruttando il contrasto dei piccoli alberelli.
La discesa č divertente su neve compattata dal vento e spolverata con qualche cm di fresca.
Un po' di luce fa breccia tra le nuvole. Arrivati alla casera Moraret ripelliamo e risaliamo fino a quota 2000.
Stesso punto di prima. Non si vede a pių di 3m.
Via le pelli e nuovamente gių.
Dalla casera Moraret fino al Tolazzi la neve diventa da prima crostosina.. poi cedevole, pių molle sulla stradina ed infine quasi maltosa.
Buon pranzo al Fogolar in compagnia di mezza scuola di sci alpinismo di Trieste portata da Caio in esplorativa in zona Fleons.
Partecipanti: Fox, Visi, Erica, Ghi, Michela, Adriano, Federica, Franco, ....