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Ore 5.30 sveglia e partenza alle ore 6.30 puntualissimi sci ai piedi
direttamente dall'albergo sul passo dell'Erciyes. La giornata è freddina
(-7°C) ma
spelndida ed il vulcano è già davanti a noi. La cima sembra ad un passo.... |
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Ma dopo 1h e 20 stiamo ancora scivolando con le nostre pelli quasi in piano. |
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Finalmente i primi zig zag sulla spalla del vulcano. La pendenza aumenta ma la
neve è ottima. Compatta al punto giusto. Non servono nemmeno i rampant.
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Da subito mi stacco dal gruppo tenendo una rotta diretta verso la spalla del
vulcano. |
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Ore 8.20 raggiungo da solo la prima "cimetta" e mi fermo ad aspettare gli altri.
Dopo 15 min. mi raggiunge Ronaldo con le ciaspe. Tira vento e fa freddo. Per la
prima volta utilizzo giaccone + goretex + guanti pesanti + passamontagna.
Ronaldo non resiste e dopo 3 minuti decide di scendere in albergo.
Ore 8.45 arriva il resto della truppa. |
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Da subito metto i ramponi per non trovarmi in difficoltà sulla cresta. |
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La salita sulla cresta è abbastanza agevole.
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Serve del tempo perchè Met ci raggiunga. Lento ma inesorabile arriva anche lui. |
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Sindaco in alleggerimento prima della discesa a quota 3.400m |
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La pendenza iniziale è ottima tra i 30 e 35°. Appena tolte le pelli il vento
smette di soffiare. Il sole si fa sentire e possiamo togliere tutti gli strati
di vestiti per scendere leggeri. |
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Neve trasformata e la sciata diventa superba. Spazi infiniti fondo piatto e
pendenza ideale permettono di fare quel che si vuole sugli sci.
Da curve strette a curvoni ad ampissimo raggio che nemmeno nelle piste più
larghe ho mai fatto. Raggi di curvatura di 80m e oltre non sono così frequenti
nello sci alpinismo. |
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Abbiamo a disposizione il minubus con autista. Una telefonata e gli diamo le
nuove coordinate per il ritrovo. Non più all'albergo ma verso sud fin dove la
neve trasformata finisce. |
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La discesa è lunghissima e sempre esaltante |
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Il vulcano alle nostre spalle si fa sempre più piccolo. Non c'è nessuno.
Sembra di sognare. |
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Si sprecano le curve su una neve unica. Alla fine valutiamo quasi 1400m di
sciata spettacolare e forse irripetibile arrivando a quota 1990 alle 12.00.
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Il minibus ci raccoglie e ci riporta al passo. Qui le immense distese bianche e
incontaminate son popolate dai turchi apprendisti sciatori.
Per la verità sono pochi quelli che sciano. Vanno molto più di moda slittini
e bob. |
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Dopo una birra di rito, scendiamo a Kayseri dove alle 15.00 assaggiamo, stando a
Met, uno dei migliori kebab della Turchia. |
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Spazzoliamo tutto con l'allegria e la consapevolezza di aver scritto una pagina
memorabile nella nostra storia sci alpinistica. Sarà molto difficile ripetere
una sciata di questo tipo. |
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Con il minibus in 4 ore rientriamo ad Ankara. Dal finestrino il vulcano Erciyes
è sempre li... sembra vicino... sembra a portata... eppure è ormai così lontano.
In serata siamo nella caotica Ankara nello stesso albergo del primo giorno...
pronti per l'aereo di domani che ci riporterà, purtroppo, a casa. |