VIAGGIO IN NORVEGIA
GIORNO 16 - L'arrivo a Spiterstulen

Venerdi 4.8.2000 Visita alla caratteristica chiesetta di Urnes del 1200. Pg, Nicola ed Igor, mai sazi di cultura pagano il biglietto per entrare. Io mi faccio un giretto tra le  piantagioni di lamponi e poi via verso il Sognefjellet, il passo stradale più alto di Norvegia a 1440. L’altopiano è spettacolare. Bellissimi laghetti in una landa quasi desolata spaccata dalla strada. Tra una foto e l’altra si prosegue fino a scendere a Lom per la spesa. Dobbiamo comperare il pane anche per i 3 ciclisti. Sulla strada ci fermiamo attirati da una scultura a forma di obelisco. La guida dice: "storia della Norvegia". Ci sono delle casette tipiche in legno ma l'atmosfera è strana. Sembra quasi di essere capitati in un villaggio di qualche setta spirituale. Perplessi giungiamo a Lom per la spesa e per vedere da fuori la bella quanto affollata chiesetta. Ritorniamo indietro e prendiamo per Spiterstulen. 16Km di sterrato a pagamento per entrare  nel parco nazionale dello Jotunheimen. Ci ritroviamo con i 3 ciclisti e piazziamo la tenda ben prima del cartello "campeggio". Parte della vallata infatti è stata adibita a campeggio a pagamento, ma la differenza tra aldiqua o aldilà del cartello non esiste. Pasta ai funghi locali trovati quasi per caso nei dintorni e poi a nanna.

Nel frattempo quelli in bici....
Venerdì 4 agosto: Come di consueto, ci svegliamo in un mare di nubi. Prepariamo le bici e partiamo per l'ultima rampa di salita (quasi 500m di dislivello) che ci porta sull'altipiano del Sognefjellet, una vasta zona ad alta quota per lo più innevato. Fa parecchio freddo, ma la salita aiuta a scaldarsi. All'arrivo sull'altopiano vengo accolta trionfalmente da un gruppetto di austriaci che sono giunti lì con la macchina e al vedere un ciclista sfidare le ostili condizioni meteorologiche e orografiche (???) esprimono la loro ammirazione con applausi e "Bravo! Bravo!". La vista dell'altopiano e' quanto mai strana: coperto da chiazze di neve e ghiacciai e immerso nel mare di nubi grigie, pare sospeso in un'altra dimensione.
Una breve sosta a riunire il gruppo presso il rifugio Sognefjellhytta e poi giù a precipizio lungo la Breiseterdalen e la Leirdalen: i miei guanti sono ancora bagnati dai giorni precedenti, tanto vale che non li metta. E così mi congelo le mani tanto che devo fermarmi. Federica mi porge i suoi guanti leggeri che accetto con gratitudine.
A Galdesand acquistiamo il kit pane-nugatti-biscotti per il pranzo e ci prepariamo all'ultima salita della giornata: risalire lungo la strada sterrata fino a Spitterstulen dove abbiamo appuntamento con i nostri compagni in pulmino. La salita inizia ripidissima per i primi 4 km pero' poi spiana un po' proseguendo con continui saliscendi fino alla baita di Spitterstulen.
Con i nostri amici, ci accampiamo lungo la riva del fiume ad 1 km dalla baita per non pagare il pernottamento; dopo neanche un'ora però giunge un addetto della baita a chiederci il pagamento della quota pernottamento perché secondo lui quella è ancora zona a pagamento. Non ci pensiamo due volte e arretriamo ancora andando a nasconderci in una fitta macchia di bosco dove sfidiamo chiunque a trovarci…

Tappa: 65.4 km

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