Estate 2000 - Viaggio in Norvegia
GIORNO 21 - Le isole di Ålesund
Mercoledi 9.8.2000 Finalmente spunta un po di sole. Facciamo un giretto per Ålesund. Io vado a visitare il museo del mare. Niente di speciale ma simpatico. Alle 13:00 un sub si immerge nella "vasca teatrale" ed in "diretta" offre da mangiare ai pesciotti dell'atlantico. Con un tunnel subacqueo (ovviamente a pagamento) si raggiunge lisola di Giske dove sorge una chiesetta in pietra, chiusa il giorno prima. Un'altro tunnel ci porta all'isola di Godoy ad Alnes. E' il tipico paesino di pescatori norvegesi con tanto di suggestivo faro (Alnes Fyr). All'interno la famiglia che gestisce il faro offre prodotti di artigianato locale e dolci casalinghi. Con Nicola in furgone saliamo in ½ ora a piedi sulla montagnozza alle spalle del paese. Sopra ci attende il lago di Alnes ricco di uccelli da dove si ha una splendida vista sulle isolette ed una bellissima sensazione di rilassatezza e pace. Alle 18.00 a Giske su una spiaggetta di sabbia bianca della serie tropici mi avventuro in un rapidissimo bagnetto nella gelida acqua. Latitudine 62.5N. E' il mio bagno più settentrionale. Visita allentrata della grotta Skjonghellaren sullisoletta di Valderøy, ma senza pila non si entra. Ritorno a Mørkeset per la notte nello stesso collaudato posto del giorno prima.
Nel frattempo quelli in bici....
Mercoledì 9
agosto: la strada inizia in lieve salita, ma dopo poco una lunga discesa ci porta alla
ridente località di Ørsta dove saccheggiamo il locale ufficio turistico di tutto il
materiale che riteniamo interessante. Una tappa presso la chiesa parrocchiale per fare
acqua e poi la spesa al market. Pian piano le nubi della mattina si diradano e il sole
inizia a scaldare; a Rjånes prendiamo il traghetto per Eiksund, ormai siamo sulle isole
nel Mar di Norvegia (???) che fronteggiano i fiordi. Un tunnel non ciclabile ci costringe
ad una deviazione decisamente piacevole lungo il promontorio che costituisce l'estremità
meridionale dell'isola: qualche casa di pescatori, greggi di pecore al pascolo, insenature
azzurre lungo la costa alla nostra sinistra e colline coperte da cespugli alla nostra
destra. Poi l'idillio finisce e ci ritroviamo sulla strada principale che porta a
Ulsteinvik. Poco prima dell'ingresso nella città, deviamo verso Haddal lungo una stradina
secondaria che porta alla località Fjelle, così chiamata in quanto ricorda molto da
vicino il paesaggio dell'alta montagna norvegese, pur trovandosi a poche centinaia di
metri sul livello del mare. Proseguiamo fino ad incrociare la strada principale dell'isola
che va da Ulsteinvik a Hareid e scendiamo ad Ulsteinvik: mai visto tanto traffico in tutto
il nostro giro!! Evidentemente il porto e i cantieri navali di Ulsteinvik devono essere un
nodo cruciale per l'economia locale.
Abbandoniamo la città troppo
caotica per i nostri gusti e ci dirigiamo verso Flø, il paesetto sulla punta estrema
dell'isola: lì finisce anche la strada e in effetti la zona è molto più tranquilla. La
strada corre lungo il mare e per la prima volta dopo tanto tempo ne sento l'odore
caratteristico: sono colpita dalla sua intensità, non so perché.
Decidiamo di accamparci nei pressi
del paesello; dopo una prima ricognizione senza frutto in mezzo a recinti infiniti di
mucche, scegliamo una piazzola ai margini della strada e sulla riva del mare: sarà poco
nascosta però potremo goderci il tramonto sul mare direttamente dalla tenda!
Ceniamo presto come al solito e
sfogliamo il materiale turistico preso la mattina all'ufficio di Ørsta; è dura tenere
gli occhi aperti, ma dobbiamo resistere, sennò chi le fa le foto al tramonto sul mare?
Visto il clima grigio e nuvoloso dei giorni precedenti, non abbiamo idea di a che ora
tramonti il sole così a turno facciamo veglia alle ombre degli scogli che si allungano
sempre più finché alle 21.50 finalmente l'atteso tramonto! Immortalato a dovere l'evento
(il sole par che sia cosa rara da queste parti
), ci addormentiamo soddisfatti.
Tappa: 72.6 km
I giorni:
1
2 3
4 5
6 7
8 9
10 11
12 13
14 15
16 17
18 19
20 21
22 23
24 25