Estate 2000 - Viaggio in Norvegia
GIORNO 20 - Trollstigen

Martedi 8.8.2000 Abbandonata l'idea dell'escursione sul ghiacciaio causa la solita pioggia, ripartiamo: Stryn – Hellessylt e traghetto per Geirangen nel suggestivo e stretto fiordo. Dal battello, sotto l’immancabile pioggia, ammiriamo le pareti strapiombanti nel mare e le innumerevoli cascate tra cui le famose "sette sorelle". Saliamo la strada delle aquile che da Geirangen ci porta ad Eisdal. In traghetto fino a Linge e poi via nella splendida vallata dei troll. Si inizia con tutta una serie di coltivazioni di fragoloni. Dopo una bellissima forra il torrente che costeggia per tutta la valle la strada si fa mosso in fragorose rapide. Qualche tornante e siamo sul piccolo altipiano. Si spalanca a destra e a sinistra il cimitero dei Troll. Ci fermiamo per qualche foto e per costruire anche noi il "mucchietto di pietre". Più avanti, a Trollstigen, ci aspettano i negozietti di souvenir ed il fiumiciattolo che dall'altipiano salta nel vuoto. La leggenda vuole che i troll "cattivi" venivano buttati nel fiume. Accanto all'imponente cascata si snoda tra un tornante e l'altro la tortuosa "strada dei Troll" famosa in Norvegia come opera di alta ingegneria.
Proseguiamo fino ad Ålesund dove in serata saliamo sulla Fielletstua, una terrazza panoramica con vista sulla cittadina e sulle isole circostanti. Notte ad Mørkeset (10Km più ad est) sotto una costruzione in legno al riparo dalla pioggia.

Nel frattempo quelli in bici.....

Martedì 8 agosto: dormiamo fino a tardi, nessuno ha coraggio di mettere la testa fuori dalla tenda per non vedere fondati i propri timori riguardo alle condizioni del tempo. Ma alle 9 ci facciamo coraggio con un buon tè caldo e usciamo: ancora grigio, ancora nuvole appena sopra la nostra testa e sta piovendo. Ma ci consideriamo fortunati: appena 100m di quota sopra di noi è caduta la prima neve dell'anno…! Avevamo ragione ad avere freddo di notte, allora!
Ripartiamo per le ultime centinaia di metri di dislivello che ci porteranno al passo oltre il quale ci aspetta la vertiginosa discesa verso il Geirangerfjord. Lungo la strada un pannello turistico ci avvisa che lì nei pressi c'è l'unico cartello al mondo "attenzione fantasma", che avvisa i viandanti della presenza (scientificamente accertata?) di un fantasma nel rifugio poco lontano da lì…
Superiamo il passo sempre immersi nella pioggia e iniziamo la discesa. Spettacolare la vista della strada che snoda a tornanti sotto di noi fino a raggiungere il mare: 1000 e passa metri di dislivello in pochissimo spazio! Arriviamo a Geiranger completamente congelati per la discesa e saliamo sul traghetto che percorre tutto il Geirangerfjord (uno dei fiordi più noti per la sua bellezza) fino a Hellesylt. Altro che meraviglie naturali, altro che fiordo spettacolare! Ci fiondiamo senza esitazioni sottocoperta e ci incolliamo ai termosifoni! Stendiamo ad asciugare le giacche zuppe da due giorni di pioggia e poco ci manca che ci leviamo pure le scarpe, bagnatissime pure loro, per metterle ad asciugare… Rinfranchiamo gli spiriti concedendoci una cioccolata calda e ora sì che possiamo goderci il panorama dal finestrone del traghetto!
Sbarcati a Hellesylt facciamo la spesa e pranziamo regalandoci una scorpacciata di banane che troviamo in offerta. Poi ripartiamo lungo la strada principale che va a Stryn fino a Tryggestad dove giriamo per percorrere la solitaria Norangsdalen, la più alpina delle vallate europee. La strada è sterrata, indice di traffico poco intenso, per questo la facciamo con tranquillità godendoci il panorama dei verdi versanti e dell'unico insediamento rurale della valle, abbandonato ormai da parecchi decenni.
Lo Storfjorden ci accoglie con un sole che timidamente fa capolino dietro alle nubi, ma poi pian piano prende coraggio e diventa intenso: com'è tutto più bello con il sole! Il verde dei prati e' luminosissimo, anche l'acqua del fiordo è meno nera del solito!
A Leknes prendiamo il traghetto per Sæbø; pedaliamo ancora una quindicina di km e ci accampiamo nei pressi di Kvistad.

Tappa: 68.2 km

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