Norvegia - DAY 7
3 aprile 2010 - Storgalten
 


E come tutte le belle avventure ecco arrivare l'immancabile fine. E' l'ultimo giorno in Norvegia.... ma... la giornata è appena iniziata. Ci aspettano ancora alcune ore di emozioni...

Ci svegliamo nel porticciolo di Hamnes e per mettere gli sci bastano pochi minuti di navigazione.

 E' sufficiente attraversare il piccolo fiordo di Nordlenangen ed attraccare a Sandneset. Un solo km in barca questa mattina.

La giornata è stupenda. C'è il sole e la temperatura è alta.

Attraversiamo le poche case del paese e l'unica strada. Saliamo paralleli alla Galtdalen aggirando il Lassofjellet sulla sinistra.

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Giulio infila gli scarponi
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Saliamo sopra Hamnes
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Vista spettacolare

 

 

Il gruppo si divide in due. Io, Marco, Alex, Sandra, Dario, Roberto e Walter abbiamo un'andatura leggermente più veloce degli altri.

Arrivato alla sella Lilegalten mi fermo. Sono pronto per togliere le pelli. Oggi solo 725 di dislivello ma i metri non mi mancano. Ne ho fatti abbastanza in questi giorni. Il problema non è la stanchezza ma il tipo di neve. Fin qui una crosta unica ha accompagnato tutta la salita. La discesa sarà veramente orribile. Perchè proseguire?

Ci penso un attimo e poi mi rispondo con altre domande:

Quando tornerò quassù in Norvegia? Forse mai più? Non posso lasciarmi scappare l'occasione. Dai.. facciamo anche questa e saliamo in cima.

La pendenza aumenta notevolmente. Forse la neve migliorerà.... Metto i rampant.... e via.... anche gli altri si stanno muovendo.

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In sella, manca il tratto difficile
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Spettacolo
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Salita infinita

 

 

Salgo verso quella che sembra la cima e che in realtà è la classica antecima che copre la meta. Il pendio è ripido. La neve è dura.

Mi son portato inutilmente a spasso la piccozza per 5 giorni. Oggi che sarebbe stata utile, l'ho lasciata in barca.

La neve si fa sempre più dura. In un breve passaggio è ghiacciata. Non sono molto tranquillo. Le gambe si irrigidiscono e la fatica si moltiplica ad ogni passo. E' un po' come il traverso iniziale del Toubkal. Ma in Marocco avevo la picca al polso che mi dava un po' di sicurezza.

Ma perchè ho deciso di salire?

Il pezzo "brutto" è passato. Ora la neve è migliore ed i rampant mordono bene.

Il gruppo si sfalda... presi dalla frenesia dell'ultimo giorno si innesca quasi una gara per la cima.... Walter, Dario, Marco.... vanno in fuga seguiti a ruota da Alex e Roberto... E' una specie di liberazione. Quasi un voler abbandonare la scia della guida.. che per 5 giorni è rimasta sempre davanti a tutti.

Io me la prendo comoda andando su al ritmo di Sandra e cercando di immortalare con la macchina fotografica gli scorci e le vedute spettacolari che la gita mi sta offrendo.

Sembra quasi di essere sul pendio del Krn. Uniforme. Lungo. Con la cima che non arriva mai. L'unica differenza è sotto di me. Non il verde dei prati Kuhinja ma il blu del mare del nord.

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Bella pendenza
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Fox
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Finalmente in cima

 

 

Cima Storgalten. 1219 sulla carta ma l'altimetro segna 1.270. Anche oggi una gitina da quasi 1300m. Da quassùlo spettacolo è qualcosa di unico.

Vista a 360° dai fondali del Nordlenangenfjorden, alle isole che si perdono lontano all'orizzonte. Da una parte il mare, dall'altra il bellissimo manto bianco del ghiacciaio Gammvikblaisen. Le foto non riescono a rendere la verità del momento. Bisogna esserci.

 

La discesa la faccio con cautela. Nella parte alta la neve è dura. Meglio non cadere visto che il pendio è uniforme.

Un tratto è ghiacciato e le mie lame arrotondate  non tengono. Derapo per 5 m.... uff....

Passato il punto critico la sciata diventa anche divertente... ma per poco... nella parte bassa, dalla sella in giù... ho la possibilità di provare il cartone norvegese. Che schifezza... karton xe karton anche qua!

Un po' saltando, un po' con passo di giro, un po' con inversioni... il tutto condito da lunghi traversi.... in karton bisogna rangiarse!!

Nell'ultimissima parte riesco a trovare brevi tratti di crosta portante dove poter piazzare qualche curva. Due... forse tre... Infine... pappa.....

La sciata non è stata sicuramente esaltante come quella di Saeteraksla... ma il panorama dalla cima è bastato a ripagarmi della fatica della discesa. Che vista!!! E che emozioni!!!

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Ghiacciaio Gammvikblaisen
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Discesa su portante
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Ultimi sguardi dall'alto

ai panormai norvegesi

 

 

Ci fermiamo a fare la spesa al market di Sandneset. E poi.. in barca... con il sole.. caldo.... sembra quasi estate.... gli sci sono chiusi nella sacca. Non li useremo più. Ora c'è tutto il tempo per assaporare il vero relax della barca.

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Ultime fatiche d'imbarco
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Ultimo giorno,

oggi si fa spesa?

 

 

Mi distendo a prua. Con un po' di malinconia e lo sguardo perso nel vuoto del mare, la mente ripercorre una settimana stupenda. Un film che rimarrà per molto molto tempo impresso nei miei ricordi.

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Malinconia di dover

lasciare questi posti?

 

 

E' ora di salpare. Ci dirigiamo verso Tromso.... e mentre il sole comincia a tramontare... ecco le ultime immagini che si dipingono davanti ai nostri occhi. Questa volta non è la neve ad emozionare ma il cielo e le nuvole grigio azzurre, splendidamente scure.

 

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Colori di barche
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Barca de zingani
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Si sta bene assieme
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Poleno
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Ciao Norvegia
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Cielo impresso nel mare e nei ricordi

 

In serata ci concediamo un giretto per le vie di Tromso. Simpatica. Caruccia... forse anche bella... ma annichilita  dalla maestosità della natura che ancora mi riempie gli occhi.


Relazione by Martino:

6) STORGALTEN m 1219

- Difficoltà: OS – ore: 4/4,30 - ****

- Esposizione: NO. N.

- Accesso: via mare: Ullsfjord e Nordlenangen costa Est  - Partenza: Nordlenangen.

 

- Relazione: dal molo industriale si attraversa la strada e  si attacca il pendio verso est in mezzo a boschetti di betulle. Si esce quasi subito e con un semicerchio si aggira il Lassofiellet 417 m, si attraversa il torrente che divide le due montagne e  si comincia a salire su pendii più sostenuti ma regolari fino al colle a 750 m, ci si sposta sulla destra del colle e si affronta un pendio molto ripido 35/38 gradi, a circa 950 m, si svolta leggermente verso destra (sud) e si salgono gli ultimi 300 m su pendenze medie. Dalla cima veduta sulle isole circostanti, sul Lingenfjorden e sui ghiacciaio Gammvikblaisen. La discesa si compie per lo stesso itinerario.

Note: E’ possibile compiere la traversata verso il Lingenfjorden, dalla cima spostandosi verso sud si scende nel ghiacciaio Gammvikblaisen, quindi in direzione nord-est si raggiunge la località di Gammvika (non raggiungibile per strada e attenzione perché potrebbero esserci anche difficoltà di attracco in caso di mare grosso).

 

 

 

 

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