Day 7

26.02.2010 - Tizi n'Ouagane e rientro a Marrakesh


Oggi è l'ultimo giorno sull'Atlante. Ci aspetta il treck di rientro a Imlil e poi il trasferimento a Marrakesh. Ma non si può rinunciare ad una gita mattutina. La giornata è splendida. Le solite raffiche di vento forte non sono un problema. Oramai ci siamo abituati.

Montiamo i rampant sugli sci fin da fuori la porta del rifugio. Giro di nastro attorno al dado che fissa il perno di fortuna sullo scarpone di Paola... e via... Salita tranquilla e senza problemi lungo il vallone dell' Assif n'Isougouane.

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riparazione scarpone
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Mohamed, alzatacco
a tutta anche sul piano
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Tizi n Ouagane

 

 

In 1 oretta e mezza raggiungiamo la sella Tizi n'Ouagane a 3.735m

Il forte vento ci suggerisce di togliere le pelli al riparo, dietro una grossa pietra.

Alberto, in fuga fin dai primi metri, non si ferma in sella. Prosegue la sua salita a passo lesto fino a raggiungere la cima del M. Ras a 4.083. Tutto con gli sci ai piedi.

Discesa su neve duretta non ancora trasformata dal sole. E' ancora mattina qui su. Non mancano però le occasioni di divertimento. Si scia molto bene. Alberto, forse esaltato dalla cima conquistata, si produce in salti acrobatici sfruttando le gobbe naturali della vallata.

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assif asserdoune
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E' ora di rifarsi il trucco?
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Sindaco

 

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Lungo l'itinerario di salita scendiamo nuovamente al Nelter. Da qui con un traverso prima sulla sinistra, poi sulla destra orografica della valle giungiamo fino al  fiume Ouagounss. Via gli sci per risalire brevemente al "chiosco" della spremuta.

Immancabile una sana spremuta di 7 arance fatta sul momento a quota 2800 così come all' andata.

Pranzo all'aperto.

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curve
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breve risalita
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aranciata a 2800

 

 

Caricati i muli con sci e scarponi, iniziamo la discesa verso Imlil. Lungo il sentiero incontriamo un gruppo di italiani che sta salendo. Sono di Tarvisio... ma tra loro c'è anche una faccia nota: Paolo detto POS.

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treck di ritorno
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In valle fa veramente molto caldo. A "sensazione" potremmo essere attorno ai 30°C. Una pausa coca-cola al baracchino dell'amico di Mohamed ci sta tutta, e molto volentieri. Un'occhiata al negozietto berbero. Roberto compera una collanina ed un turbante blu. Paola cerca un tappeto delle dimensioni giuste ma senza fortuna. Proviamo allora poco più avanti. Andrea contratta con un ragazzo per un tappeto. Da 250 euro il tira e molla prosegue fino ad un punto morto. Andrea fissa il prezzo massimo a 50 euro. Il ragazzo marocchino fissa il prezzo minimo a 60 euro. Non ci siamo e l'affare sfuma per entrambi.

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attraversamento piana alluvionale
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coca ristoratrice
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portatrici d'acqua
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tappeti
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lavaggio piedi
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tappeti all'esterno
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paese di Mohamed
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ultime contrattazioni sui tappeti
 

 

 

Verso le 15.30 arriviamo ad Imlil. Oggi ci siamo fatti solo 600m di salita ma più di 2.000 in discesa. Un po' stanchi lo siamo.

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dromedario lungo la strada

 

 

Ma la giornata non è finita. Con il furgoncino scendiamo verso Marrakesh. A metà strada facciamo una pausa per una visita ad una cooperativa femminile. Qui delle donne estraggono l'olio dai semi di argane. E' una pianta  patrimonio dell' UNESCO (Argania Spinosa) che cresce solo in Marocco. L'olio viene usato in campo cosmetico per le sue proprietà antiossidanti. Ma noi lo preferiamo per le sue proprietà gastronomiche. Mescolato con mandorle e miele e spalmato sul pane arabo diventa una specie di haselnussa. Qualcosa che ricorda un po' il sapore della nutella.

Roberto chiede di poter scattare alcune foto alle ragazze. Solo 2 di loro danno l' OK.

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foto
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pastore

 

 

Giunti a Marrakesh ci aspetta una lunghissima e meritata doccia per lavar via 3 giorni di ski alp sull'Atlante.

A cena nel vicino ristorante consigliatoci da Mohamed. Siamo sul tetto dell'edificio. In una tenda. Solito tavolino basso. Quando ti siedi sullo sgabello il tavolo ti batte proprio sulla tibia poco sotto le ginocchia. Che strana mania che hanno qui. Risparmiano 40cm sulle gambe dei tavoli.

Dopo 1 settimana di verdure ci concediamo degli spiedini di carne. Molto buoni.

Ci saluta la guida austriaca che ha accompagnato i ragazzi olandesi a Tacheddirt. Incontriamo anche la guida degli spagnoli. E neanche farlo apposta ecco arrivare Paolo e Anna, i due romani incontrati al Nelter. Sono tutti qui su suggerimento dei rispettivi corrispondenti berberi. Mohamed? O questo è davvero un ottimo ristorante oppure ci dev'essere una sorta di "convenzione" tra Imlil ed il locale.

Dopo cena, un breve e curioso giro nella piazza Djemaa el Fna, la più grande di Marrakesh ed una delle più famose del nord africa, ci accompagna nel lettino dell'albergo.

Buonanotte Marrakesh.... oggi siamo stanchi... verremo a trovarti domani.

 

 

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